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Superbonus, il nuovo dossier Ance con le novità del Decreto Aiuti Quater

Il decreto Aiuti quater ha introdotto importanti novità sul tema del superbonus 110 . Il testo infatti prevede la riduzione della detrazione al 90% nel 2023 e requisiti legati al reddito, con l'introduzione del quoziente familiare. A fare il punto della nuova normativa è il nuovo dossier dell'Ance.

Il testo del decreto aiuti quater sul superbonus

Il dossier dell'Ance fa il punto delle novità introdotte dal decreto aiuti quater sul superbonus. Nel testo del decreto, infatti, è prevista la riduzione dell'aliquota al 90% del superbonus 110 tanto per i condomini che per le villette unifamiliari.

L’art.9 del testo del DL 176/2022 prevede alcune modifiche alla disciplina del Superbonus, tra cui la riduzione, sin dal 2023, al 90% (dal 110%) della misura del bonus per condomini, “mini condomini” di unico proprietario, ONLUS e APS, salvo che per gli interventi per i quali,

  • alla data del 25 novembre 2022, risulti presentata la CILAS
  • , in caso di interventi su edifici condominiali, la delibera assembleare che abbia approvato i lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022, cioè entro il 24 novembre 2022.

In caso di interventi di demolizione e ricostruzione, il Superbonus spetta al 110% anche nel 2023, qualora, al 25 novembre 2022, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo. Al ricorrere di tali condizioni, resta ferma la percentuale del 110 anche per il 2023

L’art.9 del D.L. Aiuti-quater modifica, altresì, la disciplina relativa ai lavori eseguiti sulle unifamiliari, nonché sulle unità indipendenti poste in edifici plurifamiliari (cd. villette). Per queste, il 110% viene prorogato sino al 31 marzo 2023 (anziché 31 dicembre 2022), sempre a condizione che, al 30 settembre 2022, siano stati realizzati il 30% dei lavori.

Sempre per le unifamiliari, viene poi ammesso il bonus al 90% per interventi avviati dal 1° gennaio 2023 e per le spese sostenute sino al 31 dicembre 2023, ma solo per lavori realizzati sulle “abitazioni principali” e solo per i soggetti con reddito sino a 15.000 euro, calcolato come “quoziente familiare” in base criteri fissati dallo stesso DL e solo se proprietari, o titolari di altro diritto reale, sull’abitazione stessa.

 

(Fonte: Idealista)

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